In Italia ci sono tanti bellissimi posti dove un motociclista prima o poi deve andare e uno di questi è sicuramente Castelluccio.
Io ho avuto la fortuna di andarci il 29 giugno (2019) e grazie al mio amico Lorenzo ho potuto visitare dei posti bellissimi nella zona al confine tra Marche e Abruzzo e più precisamente al Parco dei Monti Sibillini: durante la giornata abbiamo percorso oltre 300 km e in questo articolo vi riassumerò a grandi linee come ho vissuto questa bellissima giornata.
Sono sceso in zona il 28 e ho pernottato alla Locanda dell’Istrice situata proprio sotto alla Rocca d’Aiello in aperta campagna e con ben 3 km di sterrato da percorrere per arrivarci, insomma un B&B perfetto per i motociclisti, specialmente quelli con le maxi-enduro.
La mattina del 29 alle 9 in punto Lorenzo è venuto a prendermi al B&B e siamo partiti verso la prima meta ossia il bellissimo lago di Fiastra e per arrivarci abbiamo anche percorso un breve tratto di strada sterrata.
Il lago di fatto è una immensa diga artificiale ed è caratterizzata da un colore turchese causato dal fondale bianco e quando ci si ritrova al lago si rimane davvero stupefatti da questo fantastico colore !
Con le moto siamo anche andati al terrazzo panoramico dove naturalmente abbiamo messo in riga le moto e scattato qualche foto ricordo.
Siamo quindi ripartiti verso il rifugio del Fargno, il secondo bellissimo posto dove Lorenzo mi ha portato: siamo saliti da Fiastra percorrendo una lunga strada sterrata a tratti di media difficoltà con lunghi canali e parecchio smosso.
Durante la salita alla sinistra si vede il Lago di Fiastra e lo spettacolo offerto è di grandissimo livello.
Durante la salita al rifugio mi sono fermato in un paio di occasioni per scattare foto perché il panorama merita parecchio e naturalmente se al lago c’erano quasi 30 gradi man mano che salivavamo la temperatura scendeva e siamo arrivati a 20° da sommare ad un piacevole e fresco venticello.
La strada che porta al rifugio ad un certo punto diventa quasi un autostrada con dei veri e propri rettilinei sterrati dove è possibile anche divertirsi in velocità ma senza esagerare altrimenti poi non si riesce a gustarsi il fantastico panorama !
Tra l’altro abbiamo anche incontrato due “cugini” con due CRF1000 rosse e una volta arrivati tutti insieme al rifugio abbiamo fatto le foto a tutte le moto “in riga”.
Siamo quindi ripartiti alla volta di Castelluccio percorrendo svariati chilometri via asfalto.
Appena arrivati a Castelluccio mi sono ritrovato di fronte il Pian Piccolo e già quello che mi sorpreso perché mai avevo visto un altopiano con quella estensione … immaginatevi quindi come ci sono rimasto quando mi sono ritrovato davanti il Pian di Castelluccio !
Incredibile ! Se uno non ci va non può rendersi conto e neanche le foto riescono a rendere giustizia ad un luogo cosi incredibilmente bello !
Lorenzo poi una volta arrivati al paese di Castelluccio mi ha portato in una strada a sterro che sale di fianco al piano e ad un certo punto il panorama offerto è di grandissimo livello !
La tipica fioritura non era ancora al top ma non posso davvero lamentarmi per l’innumerevole quantità di colori offerti !
Dopo tantissime foto siamo scesi in paese dove abbiamo pranzato in uno dei nuovi ristoranti costruiti dopo il terremoto e tra l’altro eravamo all’ombra e grazie ad un bel vento si stava molto molto bene, a momenti ci faceva quasi freddo 🙂
Siamo quindi ripartiti con le moto, abbiamo fatto qualche foto nei paraggi e sotto al bellissimo Bosco Italia e quindi siamo andati al Parco Eolico di Camerino attraversando per lo più asfalto, con tratti guidati scorrevoli molto divertenti e in ultimo qualche bel pezzo di sterrato piuttosto scorrevole anche lui.
Anche al Parco Eolico, che si raggiunge con una bellissima sterrata panoramica, ci siamo infine scattati qualche foto.
Siamo quindi rientrati al mio B&B dove abbiamo concluso la serata cenando insieme.
Che dire, è stata una bellissima esperienza: questi posti meritano veramente tanto e penso proprio che il prossimo anno ci tornerò magari in un altro periodo per gustarmi i colori di un’altra stagione.
Di sicuro sono posti che tutto il mondo ci invidia e che con una moto con l’Africa Twin è davvero un peccato non visitare.
Questo è il percorso che abbiamo effettuato, poco oltre i 300 km:
Ho anche pubblicato due video dell’intera giornata e sono i seguenti:
In ultimo di nuovo GRAZIE al mio amico Lorenzo che si è prodigato per portarmi a spasso tutto il giorno per altro organizzando in maniera impeccabile tutto il giro studiando orari e percorsi in modo da essere al fresco nelle ore più calde della giornata, tanto di cappello !