Collettori Mivv

Era da un pò di tempo che stavo pensando a questo upgrade e alla fine mi sono deciso.
Fino ad oggi mi ero tenuto distante da questo tipo di modifica perché sapevo che quasi tutti i collettori cosiddetti “after-market” frontalmente escono con maggiore sporgenza rispetto agli originali e quindi c’era il rischio che avrei avuto qualche interferenza. Ed in effetti qualche problemino come vedrete alla fine l’ho avuto.

A dire il vero avevo anche scritto a Bumot per avere rassicurazioni a riguardo ma loro, giustamente, si limitano a dire che il loro prodotto è studiato per la moto originale e quindi non si pongono il problema (!).

Il motivo che mi ha spinto dopo tanto a fare questa modifica è il fatto che iniziavo a detestare la zona che precede lo scarico sia per il plasticone nero sempre più opaco e rigato sia soprattutto per il catalizzatore che fa capolino mostrandosi tutto rugginoso e inguardabile.
Non sono uno che bada troppo all’estetica (per dire i collettori ossidati non mi hanno mai infastidito) ma in questo caso quel blocco rugginoso iniziava ad essere veramente osceno da vedersi:

particolare del catalizzatore rugginoso

Nella foto tra l’altro fa capolino il cavalletto centrale anch’esso in condizioni pietose, ma lui è mal di poco basta dargli un colpo di nero e per qualche mese tira avanti.

La scelta tra quali collettori montare era tra le seguenti ditte:
– Termignoni: scartato perché si possono montare solo con silenziatori Termignoni e non volevo spendere altri 400/500 €;
– Arrow: scartato perché oltre ad essere molto costosi (rispetto ai MIVV) si portano dietro gli agganci di tutti i lamierini paracalore nei collettori e la mia idea era quella di lasciare tutto “nudo” a vista;
– Black Widow Exhausts: è l’unica azienda che faceva dei collettori (da usare con scarico originale o altri after-market non proprietari) tutti completamente lisci ma vista la distanza e il particolare periodo ho preferito rimanere in Italia;
– Mivv: che poi ho scelto perché prevede il recupero solo del paracalore posteriore tramite una fascetta (che ho rimosso) e 2 alette saldate (che ho rimosso). Costano sui 320 € spediti, li trovate ovunque nel web.

In effetti io volevo nel contesto snellire il profilo della moto con tutti i collettori a vista anche per dare un look più filante all’intera moto e questo è il risultato che ho ottenuto:

la moto “finita” vista di profilo

Per ottenere questo risultato come ho già scritto sopra ho dovuto togliere dall’ultimo raccordo le alette per il montaggio del palacalore, quelle che si vedono in questa foto:

tutti i tubi che compongono i collettori

Ho usato una smerigliatrice per togliere quei dentini e poi con un disco a carta vetrata ho lisciato il più possibile ma senza esagerare perché non volevo rischiare di passare sotto, per cui un filo di materiale di saldatura ce l’ho lasciato e passando col dito si avverte appena, ma esteticamente una volta che tutto si sarà “brunito” col calore non si vedrà più niente.
Il risultato è questo:

dettaglio sul paracalore in carbonio e sull’ultimo raccordo dove ho rimosso i denti per il montaggio del paracalore originale

Infine ho aggiunto un piccolo paracalore in carbonio, preso su Amazon.
Era indispensabile montare un qualcosa del genere per evitare di toccare con gli stivali il collettore e quindi fonderli … al momento il posizionamento “l’ho stimato” vedrò dopo prova su strada se va bene o va spostato.
Il paracalore in oggetto è questo.

Per quanto riguarda il montaggio dei collettori il tutto è abbastanza facile e spiego nel video (vedi sotto) tutte le varie fasi e non ha senso che vada a descrivere il tutto in questo articolo.

Concludo con un breve accenno alle interferenze che ho avuto tra i collettori Mivv e il paracoppa Bumot e il traversino anteriore delle barre Outback Motortek.
Nel Bumot ho dovuto tagliare via un bel pezzo aumentando la “V” centrale: strutturalmente non se ne accorge neanche mentre cosi indubbiamente lascerà passare più sassate e sporco.
Il traversino delle barre ho dovuto prima scaricarlo di materiale laddove avevo il conflitto (col collettore di sinistra) e poi ci ho aggiunto un rinforzo perché in questo caso la perdita di resistenza strutturale era tangibile.

dettaglio della “V” maggiorata del paracoppa Bumot
altro dettaglio della “V” maggiorata del paracoppa Bumot
dettaglio della rimozione di materiale del traversino centrale delle barre
il rinforzo che ho ritagliato e poi saldato
particolare del lavoro finito

Esteticamente non è venuto un granché ma dopo il primo sterrato non si vedrà più niente.

In conclusione adesso non mi rimane che provare la moto, cosa che causa emergenza corona virus non ho potuto fare.

Non appena l’avrò provata vi racconterò le mie impressioni e soprattutto vi farò sapere se la moto va ugualmente bene (con la coppia spostata più in alto per l’immancabile perdita ai bassi) o se è necessario aggiungere qualcosa (es. power commander o similari).

Infine vi lascio al video (4K), buona visione !

Rispondi